sabato 28 luglio 2012

Se ( Kipling) New York cheese cake (un dolce stracciato)

Ancora una poesia bellissima, dedicata ai nostri figli, perchè noi a loro auguriamo tutto il bene del mondo, e per il cuore di una madre...sarebbe ancora poco!!  

SE... 
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
 
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone; 
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo; 
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina  
E trattare allo stesso modo quei due impostori;  
 Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!


Mia figlia è andata a una festa e al ritorno mi ha detto :" mamma, c'era un dolce..stracciato" Oh, che peccato, ho detto io, chi è che ha stracciato il dolce?!!! Ma mamma, vuol dire buonissimo! Chiedo scusa, ma il linguaggio giovani, è un po' fuori dalle mie corde. Comunque accertato che il dolce stracciato era il New York cheese cake, ho fatto una ricerca in rete e mi sono messa all'opera, questa è la mia versione, vediamo cosa serve:


  • Ingredienti: 250 g biscotti ( Digestive)
  • 100g burro
  • 500 g ricotta
  • 250g Philadelphia yo
  • 100 panna fresca
  • 2 uova 
  • 100 zucchero
  • marmellata frutti di bosco
  • succo di limone, un pizzico di sale
Procedimento : Tritate nel mixer i biscotti, fate sciogliere il burro, amalgamate il tutto e rivestite il fondo e le pareti di uno stampo, diametro 24, foderato con carta forno , bagnata e strizzata. Riponete in frigo per un'oretta. Nel frattempo preparate la crema, mescolando in una ciotola, ricotta, uova, Philadelphia, zucchero, succo di mezzo limone, la panna fresca , ottenuto un composto liscio, versate sulla base di biscotti e burro e fate cuocere in forno a 180° per 30 minuti,  poi abbassate a 160° per altri 30/ 40 minuti, se colora troppo copritelo con alluminio. 
Una volta cotto lasciatelo nel forno spento e leggermente aperto per altri 30 minuti. Quando è raffreddato, passatelo in un piatto da portata e copritelo in superficie con la marmellata di frutti di bosco ammorbidita sul fuoco  con poca acqua.Che dire...E' UN DOLCE STRACCIATO!!! La prossima volta, la versione fredda, senza cottura...
 

venerdì 20 luglio 2012

Redentore, la notte famosissima...e voglia di polpette!!



 

 Il terzo sabato  di luglio a Venezia festeggiamo il Redentore, in ricordo del lontano 1577 anno in cui la città uscì da una gravissima epidemia di peste. Sembra che il Doge avesse fatto voto solenne di erigere un tempio e infatti sconfitta l'epidemia,  è sorto per opera del Palladio il maestoso tempio della Giudecca, che è meta di pellegrinaggio attraverso il ponte di barche, che ogni anno in occasione della festa, viene costruito per unire le Zattere alla Giudecca. Noi abbiamo scelto di festeggiare in modo un po' insolito...non in barca tra musiche e cucina tipica, non alla stazione navale, in pompa magna con i colleghi di mio marito  il cui corpo di appartenenza organizza una mega festa (magari lì mi porta l'anno prossimo!!) ma siamo stati ospiti della Casa Famiglia , dove lavora mia figlia, ed è il caso di dire che lavoro, si coniuga con  amore, e abbiamo festeggiato in riva  con una lunga e ricca tavolata con le deliziose mamme ospiti della casa e i loro meravigliosi bambini.  Abbiamo mangiato tante cose buone preparate dalle ragazze e alle 23.30 si sono spenti i lampioni, tipici della festa e ci sono stati i fuochi...bellissimi, ogni anno sempre nuovi e migliori!! Fateci un pensierino per l'anno prossimo è una festa da non perdere!

 


 E ora passiamo più prosaicamente alla ricetta delle polpette . Ingredienti:


  • 500g macinato misto, suino e bovino
  • 150 g prosciutto cotto tritato
  • 2 uova
  • grana grattuggiato
  • mollica di pane bagnata nel latte e strizzata
  • pane grattuggiato, sale 
  • olio evo, se piace aglio e prezzemolo tritato
 Mescolate tutti gli ingredienti in una terrina, io non metto l'aglio perchè le figlie ci tengono alle relazioni sociali..beata gioventù, formate le polpette e qui io rischio di chiedere il divorzio pechè da mio marito si usano tonde come palle da ping pong e lui le fa tutte regolari...qui si usano piatte..e io ho un temperamento artistico e lui regolarmente mi prende in giro......E comunque io le cucino in forno a 180° 15 minuti per lato, sulla teglia coperta di carta forno, pennellandole con poco olio evo. A presto con la ricetta del New York cheese cake....e ricordatevi di Venezia per il prossimo Redentore. 

domenica 8 luglio 2012

I figli sono frecce....E semifreddo alla ricotta

Oggi ho portato ad una mia collega di lavoro, più giovane e con le figlie ancora piccole questa poesia di Gibran, che non conosceva. Io la trovo molto bella e fonte di grande verità e la riporto qui, per i pochi che non la conoscono e per sapere che cosa ne pensate voi.. 

I Figli – Gibran

E una donna che reggeva un bimbo al seno disse, Parlaci dei Figli.
E lui disse:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso voi ma non da voi,
e sebbene siano con voi non vi appartengono.
Potete donare loro il vostro amore ma non i vostri pensieri.
Poiché hanno pensieri loro propri.
Potete dare rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime,
giacchè le loro anime albergano nella casa di domani,
che voi non potete visitare neppure in sogno.
Potete tentare d’esser come loro, ma non di renderli
come voi siete.
Giacchè la vita non indietreggia nè s’attarda sul passato.
VOI SIETE GLI ARCHI DAI QUALI I VOSTRI FIGLI ,
VIVENTI FRECCE,
SONO SCOCCATI INNANZI.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,
e vi tende con la sua potenza affinchè le sue frecce possano
andare veloci e lontano.
Sia gioioso il vostro tendervi nella mano dell’Arciere;
poiché se ama il dardo sfrecciante,
così ama l’arco che saldo rimane.
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E adesso passiamo al dolce:

La ricetta di oggi invece è una variante di una torta che avevo in mente di fare da tanto tempo e che prevedeva questa crema di ricotta, tra due strati di pandispagna sottile. Gli amici venuti a trovarci, Caronte, Minosse..e compagnia bella mi hanno convinto a fare una versione più rapida con i savoiardi vediamo come.Ingredienti:
  • Savoiardi
  • 250g ricotta
  • 75g zucchero
  • 3 fogli gelatina
  • 200 ml panna fresca e 2 cucchiai latte
  • succo d'ananas
Procedimento: amalgamate in una terrina la ricotta con lo zucchero, io ho usato quello a velo, montate la panna e unitela  alla crema di ricotta insieme alla colla di pesce, ammollata, strizzata e fatta sciogliere sul fuoco con poco latte.Mettete la crema ottenuta in frigo ad addensare e componete il dolce, mettendo la crema tra due strati di savoiardi bagnati con il succo d'ananas.
Note. E' un dolce fresco e goloso senz'altro da ripetere. ....

Ma siete d'accordo che i figli sono frecce?....